Generative AI

Come sfruttare la potenza della Generative AI per ottimizzare la gestione dei progetti

da | Ott 6, 2023 | 0 commenti

L’intelligenza artificiale generativa o Generative AI sta trasformando radicalmente il nostro quotidiano, e di conseguenza anche il modo in cui lavoriamo.

Quando hai una domanda, non ti serve più digitare parole su un motore di ricerca, ti basta chiedere al tuo assistente vocale. Applicazioni come Siri, Google Assistant o Alexa sono lì per rispondere ad ogni tua curiosità, impostare promemoria o persino controllare le luci e il termostato di casa con un semplice comando vocale.

L’IA è ormai integrata nei motori di ricerca, che comprendono le richieste prima ancora che tu finisca di digitare. Stesso discorso per le piattaforme OTT, quali ad esempio Netflix o Spotify; gli algoritmi di IA analizzano le tue preferenze in base a quello che hai visto o ascoltato in passato, per poi essere propositivi in fase di elaborazione dei suggerimenti relativi a nuovi contenuti.

Questi sono solo alcuni esempi di come l’intelligenza artificiale si sta facendo spazio nelle nostre vite, semplificando le nostre azioni quotidiane.

Questa nuova tecnologia apre le porte a infinite opportunità per migliorare anche il nostro modo di lavorare.  Secondo il World Economic Forum, entro il 2027 il 75% delle aziende utilizzerà tecnologie legate all’intelligenza artificiale. L’attuale ondata di innovazione scatenata dal lancio di chatbot basati su Generative AI, sta prendendo piede a una velocità incredibile. Le scoperte nell’ambito della Generative AI vengono annunciate praticamente ogni giorno.

Se sei un project manager, è fondamentale scoprire le funzionalità di questa tecnologia e comprendere come influenzerà il modo di lavorare ma, soprattutto, come può contribuire ad aggiungere valore al tuo lavoro.

Abbiamo approfondito il tema al PMexpo 2023, il più importante meeting nazionale sul project management, con un intervento congiunto del nostro CEO Francesco Liguori e di Giuliano Liguori, CEO di Kenovy S.r.l.

Generative AI

In questo articolo riproponiamo un approfondimento sui temi affrontati nel corso del convegno.

Intelligenza artificiale e Generative AI: una definizione

L’intelligenza artificiale è un ramo dell’informatica che si occupa dello sviluppo di sistemi e programmi informatici in grado di eseguire compiti che normalmente richiedono l’intelligenza umana. Questi compiti includono il riconoscimento di immagini e del linguaggio naturale, la risoluzione di problemi, l’apprendimento, il ragionamento e la comprensione del contesto.

L’obiettivo dell’intelligenza artificiale è creare sistemi in grado di imitare o simulare alcune capacità umane, come il pensiero logico, l’apprendimento, la percezione sensoriale e l’interazione con l’ambiente circostante. Gli sviluppatori di intelligenza artificiale utilizzano una varietà di tecniche, tra cui reti neurali, algoritmi di apprendimento automatico, algoritmi di ottimizzazione e altri metodi computazionali avanzati per creare sistemi che possano apprendere dai dati, adattarsi a nuove situazioni e migliorare le loro prestazioni nel tempo.

La Generative AI è invece una branca dell’intelligenza artificiale che si occupa di creare in modo autonomo nuovi dati, immagini, testi o altri contenuti simili a quelli esistenti. A differenza di altre forme di intelligenza artificiale progettate per eseguire compiti specifici o analizzare dati esistenti, la Generative AI si concentra sulla creazione di nuovi contenuti originali.

Questa tecnologia ha molte applicazioni pratiche, come ad esempio:

  • creazione di immagini realistiche di volti umani, paesaggi o oggetti che non esistono realmente;
  • scrittura di testi, articoli o persino poesie, anche in uno stile simile a quello di un autore specifico;
  • l’IA può applicare lo stile di un’opera d’arte ad un’altra immagine;
  • creazione di video in cui il volto di una persona è sostituito con quello di un’altra (deepfake).

La Generative AI nel project management: un approccio innovativo per l’eccellenza operativa

La Generative AI può essere un vero e proprio alleato per i project manager, perché è in grado di offrire supporto in molteplici aspetti della gestione dei progetti, apportando benefici in termini di efficienza, precisione e creatività. Ma come può farlo realmente?

Innanzitutto, la Generative AI può creare per noi report sullo stato di avanzamento del progetto, riducendo notevolmente il tempo dedicato alla preparazione dei documenti e assicurando, al contempo, un livello di precisione elevato.

Nella fase di pianificazione, gli algoritmi generativi entrano in gioco per ottimizzare la distribuzione delle risorse e mitigare i potenziali ritardi. L’analisi predittiva dei rischi, supportata dalla Generative AI, consente ai project manager di identificare in modo proattivo le possibili criticità e adottare misure preventive tempestive.

Con l’AI è possibile automatizzare la generazione di contenuti, non solo documenti di progetto ma anche messaggi e comunicati. La personalizzazione delle comunicazioni inviate al team può essere facilitata attraverso la Generative AI, che adatta il contenuto dei messaggi e lo stile di comunicazione in base ai destinatari, migliorando l’engagement e la comprensione delle informazioni trasmesse. Attraverso l’analisi del linguaggio naturale, la Generative AI è poi in grado monitorare il sentiment del team analizzando le comunicazioni e i feedback ricevuti.

I chatbot possono invece automatizzare le risposte a domande ricorrenti, ottimizzando anche i processi di apprendimento del team di progetto. Attraverso l’analisi di dati storici, la tecnologia può fornire suggerimenti per il miglioramento continuo, contribuendo ad ottimizzare le pratiche di gestione del progetto nel tempo.

Sappiamo bene che il project manager, nell’espletamento delle funzioni decisionali, è chiamato a valutare gli impatti a breve e lungo termine delle possibili alternative. Affinché le valutazioni siano il più accurate possibile, deve analizzare una vasta quantità di dati e informazioni provenienti da diverse fonti. In questo scenario, la Generative AI si propone come un potente strumento di analisi avanzata dei dati, semplificando la comprensione del contesto e aiutando a prevedere i potenziali impatti delle decisioni assunte.

Tutto questo consente ai project manager di concentrarsi su attività strategiche, delegando alla tecnologia l’esecuzione di compiti ripetitivi.

Generative AI

ChatGPT prompt engineering per project manager

Ora che ci sono chiari tutti i benefici che la Generative AI può apportare al lavoro quotidiano del project manager, è il momento di passare alla pratica.

Con il prompt engineering possiamo formulare in modo specifico istruzioni o domande (noti come “prompt”) ai sistemi di intelligenza artificiale per ottenerne come output le risposte desiderate. ChatGPT (Generative Pre-trained Transformer) è il modello di linguaggio generativo sviluppato da OpenAI ed è uno dei modelli di lingua più avanzati e potenti mai creati. L’obiettivo principale di ChatGPT è generare testo in modo coerente e contestualmente rilevante in risposta a domande o istruzioni fornite.

Un prompt ben progettato può migliorare l’efficacia del modello nel generare risposte coerenti e rilevanti, permettendoci di sfruttare appieno le capacità del modello stesso e ottenere risultati che rispondano alle nostre esigenze conoscitive.

Nell’inviare richieste a ChatGPT,  ci sono poche e semplici regole da seguire:

  • scrivi l’istruzione nel modo più semplice e preciso possibile;
  • usa frasi brevi e chiare;
  • limita l’ambito;
  • rivedi la tua domanda in base alla risposta ottenuta.

Immaginiamo di dover calcolare l’EVM del progetto. Come possiamo farlo utilizzando ChatGPT?

Ecco un esempio di prompt e l’output generato:

Generative AI

Potremmo tranquillamente utilizzare ChatGPT anche per scrivere le User Story, questo è un esempio di prompt:

Generative AI

L’IA potenzia le capacità umane attraverso l’automazione delle attività e ci mette a disposizione una selezione di tool da impiegare per facilitare la gestione dei progetti. Per sfruttarne tutte le potenzialità, i project manager dovranno sviluppare nuove competenze e apprenderne le modalità di impiego.

Anche perché, secondo una stima di Gartner, entro il 2030 l’80% delle attività di project management sarà svolto applicando strumenti di intelligenza artificiale.

Per approfondire l’argomento, leggi anche questi articoli:

Immagine di copertina di rawpixel.com su Freepik.

About Antonia Chiocchi
Laureata in Economia, appassionata di project management e nuove tecnologie. Antonia è trainer BE Formazione per i corsi Agile e fa parte del team per la trasformazione digitale di BE Innovazione. Il suo background formativo, unito all’esperienza professionale maturata nel mondo dell’industria 4.0, le consentono di analizzare i progetti da un punto di vista di fattibilità economica e strategica. Fermamente convinta dell’importanza della formazione, è esperta di progettazione e sviluppo di materiale didattico. É Accredited Trainer APMG per la certificazione Agile Business Consortium Scrum Master.

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