Scrum Master

Scrum Master e Project Manager: due ruoli a confronto

da | Apr 15, 2022 | 0 commenti

Lo Scrum Master e il Project Manager sono due ruoli spesso confusi ed erroneamente concepiti come simili: la realtà è che non è affatto così.

E ti dirò di più: non è difficile constare che un bravo Project Manager non sia capace di essere un altrettanto valido Scrum Master.

La ragione di ciò è insita nel diverso approccio gestionale che caratterizza gli ambienti progettuali all’interno dei quali le due figure operano.

Il Project Manager è un leader che gestisce il progetto ed il team. È la figura professionale che ha in capo a sé la responsabilità di raggiungere gli obiettivi del progetto, rispettandone i vincoli.

Egli opera in un contesto progettuale gestito secondo i principi della metodologia tradizionale, anche detta waterfall.

Lo Scrum Master, invece, è un facilitatore, un coach per il Team Scrum, in una parola un servant leader, che assicura che il framework Scrum sia compreso ed utilizzato da tutti e che rimuove gli ostacoli al lavoro del team di sviluppo.

Quando si parla quindi di Scrum Master, siamo nel mondo Agile.

Non conosci la differenza tra approccio tradizionale e Agile?
Leggi il nostro precedente articolo:
Waterfall vs Agile: qual è l’approccio migliore?

 

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I compiti dello Scrum Master

Lo Scrum Master è un professionista (spesso in possesso di una certificazione) che assolve la funzione di servant leader all’interno di un progetto Agile.

Agile, come abbiamo descritto in questo articolo, è una metodologia di gestione dei progetti nata formalmente circa venti anni fa dall’esigenza di trovare una modalità di gestione dei progetti alternativa a quella tradizionale, che rendesse possibile adattare i processi ai repentini cambiamenti che caratterizzano taluni contesti di business.

Scrum è uno dei framework più ampiamente diffusi, ed un numero sempre crescente di organizzazioni in tutto il mondo decide di adottarlo.

Il framework individua tre ruoli:

  • Scrum Master
  • Product Owner
  • Team di sviluppo

Come in tutte le metodologie Agili, il team Scrum oltre che essere cross-funzionale, è auto-organizzato; vale a dire che il team è pienamente autonomo nella gestione del carico di lavoro e nell’assegnazione dei task, senza che sia necessaria una direzione esterna. Viene da sé che il ruolo del Project Manager “puro”, così come previsto dall’approccio tradizionale, diventa superfluo.

Allo Scrum Master è quindi richiesta una funzione meno centrale rispetto a quella assolta dal Project Manager, ma non per questo meno rilevante.

Vediamo insieme le principali responsabilità dello Scrum Master all’interno di un progetto:

  • assicurarsi che vengano rispettati i valori e i principi del framework Scrum
  • supportare il Product Owner nello svolgimento delle funzioni di sua competenza
  • eliminare gli ostacoli ai progressi del team di sviluppo
  • facilitare lo svolgimento degli eventi Scrum
  • è responsabile dei processi, della loro corretta implementazione e della massimizzazione dei risultati

Il Project Manager è focalizzato sul progetto; lo Scrum Master sul team. Il Project Manager deve assicurare che il progetto sia di successo; lo Scrum Master deve assicurare che lo sia il team.

In conclusione, i due ruoli sono diversi ma non si escludono, né bisogna pensare che il Project Manager debba diventare Scrum Master. Alcuni Project Manager non riescono a svolgere bene il ruolo di Scrum Master proprio perché cercano di applicare lo stile “command and control” nel team Scrum.

Come si diventa Scrum Master?

Sebbene il metodo Scrum fosse originariamente destinato ai progetti di sviluppo software, può essere applicato a qualsiasi tipo di progetto. Diretta conseguenza della flessibilità applicativa che contraddistingue il framework, è l’ampia richiesta sul mercato del lavoro della figura professionale dello Scrum Master.

 

Ma come fare per diventare uno Scrum Master?

 

Sicuramente il primo passo da compiere consiste nell’acquisire un’adeguata preparazione sui concetti Agile.

Ad un percorso formativo (meglio se finalizzato all’acquisizione di una certificazione), dovrebbero affiancarsi una serie di soft skill quali l’empatia, la capacità di problem solving e uno spiccato spirito di adattamento.

Oltre alla forte richiesta di questa figura professionale, altro aspetto interessante da considerare se stai valutando di intraprendere una carriera nel settore è il livello retributivo.

Secondo i dati di Glassdoor, le figure più esperte del settore raggiungono una retribuzione di circa 50 mila euro all’anno.

 

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About Antonia Chiocchi
Laureata in Economia, appassionata di project management e nuove tecnologie. Antonia è trainer BE Formazione per i corsi Agile e fa parte del team per la trasformazione digitale di BE Innovazione. Il suo background formativo, unito all’esperienza professionale maturata nel mondo dell’industria 4.0, le consentono di analizzare i progetti da un punto di vista di fattibilità economica e strategica. Fermamente convinta dell’importanza della formazione, è esperta di progettazione e sviluppo di materiale didattico. É Accredited Trainer APMG per la certificazione Agile Business Consortium Scrum Master.

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