Burndown e burnup chart

Monitorare i progressi nei progetti Agile: Burndown e Burnup Chart

da | Gen 11, 2022 | 0 commenti

In questo articolo parleremo di alcuni strumenti di grande utilità per il monitoraggio degli avanzamenti di progetto: i grafici Burndown e Burnup.

I grafici di Burndown e Burnup sono infatti due strumenti grafici utilizzati dai team di progetto per tracciare e comunicare l’avanzamento relativo alle attività di progetto.

Nello specifico, il grafico di Burndown (o Burndown Chart) mostra quanto lavoro resta da fare nel progetto, mentre il grafico di Burnup (o Burnup Chart) mostra quanto lavoro è stato completato e la quantità totale di lavoro del progetto.

Questi grafici sono particolarmente utilizzati in quei progetti gestiti con approccio Agile.

Entriamo più nel merito e forniamo elementi aggiuntivi per una migliore comprensione dell’utilità di questi strumenti.

Come detto, il Burndown Chart è una rappresentazione grafica del lavoro da fare per un progetto ed è caratterizzato dall’avere un andamento decrescente nel tempo. In altri termini, questo grafico mette in relazione il tempo di lavorazione richiesto per raggiungere un obiettivo di progetto con il tempo effettivamente trascorso.

Di solito il lavoro da fare (che in progetti di tipo Agile è rappresentato dagli item del backlog) è indicato sull’asse verticale sotto forma di Story Point o qualsiasi altra unità di misura scelta dal team per stimare gli item del backlog. Sull’asse orizzontale troviamo il tempo, generalmente espresso in numero di giorni, settimane o Sprint.

Il Burndown Chart è utile soprattutto per calcolare la velocity del team, ossia il numero di Story Point che il team è capace di portare a termine in uno Sprint, dando la possibilità al Project Manager di prevedere così quando avverrà il completamento del lavoro.

Per i progetti Agile gestiti con metodologia Scrum, lo Scrum Master è la persona tipicamente responsabile dell’aggiornamento del Burndown Chart alla fine di ogni Sprint.

 

Burndown e burnup

Un Burnup Chart, invece, è un grafico usato dal team di progetto per tenere traccia di quanto lavoro è già stato completato e mostrare la quantità totale di lavoro necessaria per il progetto o per lo Sprint.

Entrambe queste informazioni sono visibili sull’asse verticale e sono espresse in numero di Story Point (o qualsiasi altra unità di misura scelta per stimare gli item del backlog). L’asse orizzontale, analogamente al Burndown Chart, indica il tempo, generalmente espresso in giorni, settimane o Sprint.

Un Burndown Chart è relativamente semplice da realizzare ed è molto intuitivo da capire.

Burndown e burnup chart

 

Osservando il grafico si nota come il Burndown Chart si presenti come una serie storica del lavoro da fare. Di fatto la lettura di questi grafici è abbastanza semplice (anche per i non addetti ai lavori); si tratta essenzialmente di una linea singola che arriva allo zero per indicare il completamento del progetto.

Tuttavia, questo tipo di rappresentazione può nascondere informazioni importanti, come ad esempio gli effetti della modifica dello scope dovuta all’aggiunta o alla rimozione di attività durante l’esecuzione del progetto.

Un Burnup Chart, invece, tiene traccia di tutto il lavoro completato e del lavoro totale utilizzando due linee separate; si tratta quindi di un approccio differente rispetto a quello adottato per il Burndown Chart che combina queste due informazioni in una unica riga.

La linea che rappresenta il lavoro totale riesce a comunicare in maniera immediata eventuali modifiche delle attività legate all’ambito del progetto. Grazie a questo tipo di informazioni si possono evidenziare e quindi correggere eventuali ritardi nel progetto.

Burndown e burnup chart

Sia il Burndown che il Burnup Chart vengono utilizzati per mostrare i progressi del progetto.

Ad esempio, nel caso di riunioni periodiche sui progressi a cui partecipano in qualità di stakeholder anche i clienti, conviene utilizzare un grafico Burnup. Esso, infatti, consentirà di mostrare più facilmente quello che si sta facendo, sia in termini di progresso che in termini di eventuale lavoro aggiunto (Scope Creep).

E’ bene ricordare che lo Scope Creep è un rischio che potenzialmente affligge ogni progetto. All’aumentare dello scope di progetto, un grafico di Burndown mostra un rallentamento nel progresso delle attività. Mentre, un grafico Burnup, rende subito esplicite le modifiche dello scope e può essere usato per cercare di convincere il cliente a ridurre le richieste di modifiche al fine di consentire il completamento del progetto nei tempi stimati.

About Raffaele Mastantuoni
Professionista con diversi anni di esperienza nella gestione di numerosi progetti in ambito IT e tecnologico. Gestisce tipologie diverse di progetti e prodotti, adottando di volta in volta il giusto mix tra metodologia classica (o waterfall), AGILE, incrementale.Questo gli consente di massimizzare l’outcome ed il valore per i vari stakeholder.

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